Quando fu il giorno della Calabria, Dio si trovò in pugno 15mila km di argilla verde con riflessi viola. promise a se stesso di fare un capolavoro. Diede alla Sila il pino, all’Aspromonte l’ulivo, a Reggio il bergamotto, allo Stretto il pesce spada, a Scilla le Sirene, a Cirò il vino, a Pizzo il tonno, alle spiagge la solitudine e all’onda il riflesso del sole. Poi distribuì i mesi e le stagioni alla Calabria. Per l’inverno concesse il sole, per la primavera il sole, per l’estate il sole, per l’autunno il sole. Volle il mare sempre viola.
Da un brano di Leonida Repaci
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