La linea di costa, tra il mare e le montagne, è dominata da alte e frastagliate costiere oltre che da graziosi e suggestivi anfratti. Denominata così per il colore viola che contraddistingue i fondali di questa costa, prettamente selvaggia, oggi poco coltivata, è caratterizzata anche dalle cosiddette “armacie”, ossia dei muretti di pietra che formano dei terrazzamenti, che anticamente erano percorsi dagli agricoltori che coltivavano le vigne a ridosso sul mare. I fondali marini presentano un ecosistema ancora integro. Recentemente sono state scoperte, in prossimità delle coste di Scilla, rare colonie di corallo nero mentre in quelle di Palmi, nei pressi di capo Barbi, altrettante colonie di corallo bianco. Di fronte ai lidi della Tonnara di Palmi, si trova il caratteristico “Scoglio dell’Ulivo”, così denominato per la crescita spontanea di un albero di ulivo. La costa abbraccia diversi paesi e luoghi caratteristici che si affacciano sulle acque del Tirreno come: Palmi, Sant’Elia, Seminara, Bagnara Calabra, Favazzina, Scilla e Torre Cavallo. «Ogni cosa si tinge con le diverse tonalità del colore viola, dando vita ogni sera, con i suoi spettacolari riflessi, ad una visione sempre nuova.» (Platone, IV secolo a.C.)

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